LA MATCH ANALYST E PREPARAZIONE ATLETICA VANNO DI PARI PASSO
Si è svolto sulla piattaforma Zoom, il webinar targato CalcioPanchina. Un evento al quale hanno preso parte ospiti di caratura nazionale tra cui Antonio Raione preparatore atletico e Luigi Gemelli match analyst.
A fare da padrone è Niccolò Brancati fondatore di www.calciopanchina.wordpress.com e ideatore dell’evento.
NB: Buonasera a tutti e benvenuti a questo primo evento organizzato dal sito www.calciopanchina.wordpress.com, mi presento per chi non mi conoscesse, sono Niccolò ideatore del sito www.calciopanchina.wordpress.com che ha organizzato questo evento.
Vi presento i relatori di questo primo webinar:
Luigi Gemelli match analyst, possiede il patentino Uefa B e due lauree, una in scienze motorie e l’altra in sport & management. Vanta inoltre varie esperienze nel settore giovanile dell’U.S. Catanzaro.
Antonio Raionepreparatore atletico è laureato in scienze motorie e vanta numerose esperienze in squadre professionistiche tra cui Sassuolo, Palermo, Genoa, Bologna, Taranto e Catanzaro Calcio.
ARGOMENTI TRATTATI DAI RELATORI:
Luigi Gemelli: parlerà dell’importanza del ruolo del match analyst in una squadra professionistica.
Antonio Raione: tratterà l’utilizzo del GPS.
REGOLE WEBINAR:
Prima di iniziare il webinar ricordo a tutti i presenti di spegnere le webcam e i microfoni.
Per poter interagire con i relatori, ricordo dovete scrivere le domande e soprattutto a quale relatore volete porle nella chat della piattaforma.
Grazie a tutti e buon webinar.
INTERVENTO PRIMO RELATORE: LUIGI GEMELLI.
LG: Ho deciso di intraprendere la strada del match analyst perché secondo me questa figura va a completare quelle che sono le competenze di un allenatore e tutto nasce dal fatto che un allenatore ha bisogno di sapere più o meno tutto della squadra avversaria e ha bisogno ovviamente di conoscere tutto della propria squadra. Ho deciso di intraprendere questo percorso che poi è sfociato in una possibilità importante che mi è stata data quest’anno. Negli anni scorsi ho fatto l’allenatore ma mi sono sempre occupato di match analyst però ovviamente lo facevo per me stesso e per la cui squadra per cui allenavo, lo facevo ovviamente con le dovute proporzioni e con mezzi limitati, allenando nei dilettanti e nel settore giovanile. Oltre ad occuparmi di match analyst, sono con il mister e con lo staff in campo e svolgo il ruolo di collaboratore tecnico facendo anche ruolo di campo. Il mio ruolo fondamentale in sostanza è quello di analizzare le squadre avversarie, dando al mister un video che comprende una fase offensiva, una fase difensiva, palle inattive e alla fine della gara do al mister un report dove si evidenziano alcuni aspetti che potrebbero essere più o meno interessanti per il proseguio del campionato. Lavoro in sinergia anche con il preparatore dei portieri fornendo i probabili rigoristi della squadra avversaria e con il preparatore atletico in quanto il preparatore atletico mi chiede ad esempio in quale zona di campo un centrocampista ha vinto più contrasti e io attraverso un report sono in grado di fornirlo.
DOMANDE AI RELATORI:
– Match analyst figura stimata dall’allenatore?
LG: secondo me il match analyst è una figura che è destinata a crescere tanto perché ormai si va a lavorare sul dettaglio e sul minimo particolare, ormai il dettaglio è molto importante nel mondo del calcio, il primo allenatore e l’allenatore in seconda durante la gara sono orientati a vedere la palla e la centralità di gioco. Se vogliamo, il vero occhio della gara c’è l’ha il match analyst perché può analizzare il tutto e scoprire pregi e difetti, ovviamente tra mister e match analyst ci deve essere rapporto di fiducia che migliora ovviamente con il tempo ed è giusto che l’allenatore si fidi del match analyst ma allo stesso tempo anche il match analyst conosca bene l’allenatore e soprattutto quello che vuole.
– Importanza del match analyst nelle categorie dilettantistiche?
LG: secondo me il match analyst è importante in tutte le categorie anche nel settore giovanile perché nel settore giovanile ad esempio il match analyst vede qualche movimento sbagliato del calciatore che l’allenatore non può percepire e attraverso il video il match analyst si focalizza l’attenzione sui movimenti sbagliati e sui correttivi da apportare in campo. Il calcio per me dalla terza categoria alla Serie A (con le dovute proporzioni) è uguale e ritengo che il match analyst sia una figura importante anche nelle società dilettantistiche.
INTERVENTO SECONDO RELATORE: ANTONIO RAIONE.
AR: insieme allo staff tecnico sviluppiamo tre aree:
-L’area preventiva
-L’area valutazione
-L’area performance.
L’area valutazione si occupa del carico esterno attraverso l’utilizzo del GPS mentre la valutazione del carico interno che prevede la valutazione del carico interno della frequenza cardiaca attraverso l’utilizzo dei cardiofrequenzimetri in telemetria della Polar e la valutazione dell’aspetto cognitivo e quindi dell’ attenzione della velocità del pensiero, in più una percezione del recupero facciamo un training tool mentre per quanto riguarda la valutazione del carico esterno raccogliendo circa 30 dati per ogni atleta ogni seduta.
L’area preventiva che va di pari passo con quella della valutazione, si occupa degli squilibri muscolari delle varie asimmetrie e vengono organizzati dei protocolli personalizzati per ogni singolo atleta.
DOMANDE AI RELATORI:
– Settimana tipo?
AR: circa l’80% del lavoro è svolto con la palla. La nostra settimana tipo prevede dopo la partita di domenica, prevede l’analisi dei kilojoule spesi durante la perfomance e attualmente viaggiamo con una media intorno ai 65/70 kilojoule di spesa sulla nostra partita e da lì noi andiamo a frazionare tutte le unità di lavoro durante la settimana, il martedì ci orientiamo intorno ai 40/45kilojoule facendo dei lavori con una suddivisione per chi ha giocato e per chi non ha giocato e sono dei lavoro di natura metabolica sia con palla e sia senza palla. il mercoledì svolgiamo la prima parte dell’allenamento in palestra dopodiché c’è sempre un lavoro di natura metabolica con il mister con la palla che varia in base alla settimana, il giovedì la squadra svolge un lavoro che si attesta intorno ai 50/55 kiljoule dove nella prima parte dell’allenamento i calciatori svolgono un lavoro tattico con il mister poi si fanno blocchi da 10/12 minuti di partita a tutto campo dove il mister prova la sua parte tattica mentre nei giorni di venerdì e il sabato il lavoro si attesta intorno ai 30 kilojoule.
– Recupero fisico?
AR: nella valutazione del carico interno c’è anche la qualità del riposo noi su questo lavoriamo tantissimo, per noi è un elemento molto importante. Noi abbiamo alcuni atleti che hanno dei bambini piccoli e loro ci dicono ad esempio che hanno difficoltà a dormire oppure dormono tanto, parlando della settimana dopo ad esempio Malesani (con cui ho lavorato) ha vinto il campionato nel Chievo Verona non allenandosi il sabato e alcune volte decidevamo di non fare allenamento un giorno durante la settimana e crea un azione legata alla supercompensazione con l’obiettivo di poter alzare l’asticella dell’obiettivo prefissato.
– Esercizi favorevoli per l’anaeorobico lattacido?
AR: noi svolgiamo queste esercitazioni nella fase offensiva in base al modulo del mister, questo esercizio si basa sull’attacco della profondità, passaggio reattivo e conclusioni in porta.
– Il mister chiede la resistenza della squadra o la reattività?
AR: non ho avuto una richiesta del genere però io ho presentato una relazione ad un convegno dal titolo “Non sempre chi corre di più vince” perchè io posso correre 11-12 km/h, in Serie C la media si aggira intorno agli 11 km, quando sento dire da un telecronista “la squadra ha gamba” mi viene un pò da sorridere perchè in Serie A conta tantissimo l’aspetto tattico e l’intensità fisica e mentale, perchè io posso allenare un atleta quanto voglio ma per essere reattivo devi mettere testa e cuore. Noi abbiamo analizzato due anni due squadre di Serie A, una ha fatto 7-8 km e l’altra 12 km, la partita è finita 3-0 per la squadra che ha fatto 7 km perché c’era una qualità diversa e soprattutto dal punto di visto tattico era molto “economica” la tipologia della corsa cioè correvano di meno e la palla viaggiava di più. Penso che un preparatore o un allenatore deve avere la fortuna di avere dei calciatori dove nasca una empatia dove si “buttano” nel fuoco per il proprio allenatore e allora lì sopperisce a tante cose, una cosa è certa se ti alleni a 100 all’ora durante la settimana andrai a 100 all’ora in partita, se ti alleni invece due settimane forte o una no o viceversa lì inizia ad avere problemi”
AR: infine il preparatore atletico catanzarese ha raccontato l’esperienza con mister Malesani, svelando un aneddoto particolare: “Il primo Malesani di Parma, Chievo Verona e Firenze era molto focoso. Io non capisco perché un allenatore come Malesani non sta allenando, a Genova per sette giornate eravamo primi in classifica, siamo arrivati il 21 dicembre a Napoli da quinti in classifica perdiamo 6-1 e ci esonerano. Molte volte sono i calciatori che dicono ai dirigenti di prendere Malesani, noi dovevamo andare dopo l’esonero di Zeman alla Roma perché Totti e De Rossi avevano fatto il nome di Malesani perchè Malesani è un allenatore che fa stare i giocatori bene. Malesani è un allenatore che è sempre avanti con i tempi, noi facevamo a gara quando io facevo il report il martedì e lui mi diceva tutto prima che presentavo il mio report, non c’è mai stata una sua squadra che abbia giocato male però Malesani è focoso sia in campo che nella vita, lui è una persona vera che forse a questo calcio probabilmente da fastidio, ovunque è andato Malesani ha lasciato buoni ricordi tranne a Sassuolo dove siamo subentrati a Di Francesco che aveva costruito la squadra e subito abbiamo incontrato Juventus ,Inter, Milan e Napoli però vi assicuro che Malesani non merita di essere lasciato nel dimenticatoio”
FINE.
NB: ringrazio i partecipanti per aver scelto di dedicare una serata al portale CalcioPanchina dando una tale importanza al webinar e auguro personalmente a tutti i presenti i miei più sinceri auguri di buone feste a voi e alle vostre famiglie. Augurandovi un proficuo inizio di un 2021 ricco di soddisfazioni calcistiche e non. Buonanotte, un abbraccio e a presto con nuovi webinar.
CalcioPanchina di Niccolò Brancati – Riproduzione riservata