-NICCOLO’ BRANCATI- “il mio rapporto con la match analysis”
In esclusiva, ai microfoni di Calciopanchina di Niccolò Brancati, presentiamo Niccolò Brancati – allenatore-giornalista-match analyst, oggi, considerato un riferimento sportivo e umano
Presentata da Mattia Dalmazio, ecco l’intervista che ci ha concesso il tecnico Brancati, a cui vanno i più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità.
MD: Buongiorno Niccolò. Ci può raccontare la sua esperienza nel raggiungere l’obbiettivo ed il sogno di entrare a fare parte dello staff tecnico di una Primavera 3 di una squadra professionista? Quali sono i passi che lei ha percorso?
NB: Iniziamo con il ringraziare la scuola per cui ho studiato che è Sport Analisi gestita da Lorenzo Favaro mio docente. L’amore verso questa professione nasce seguendo alcuni lavori pubblicati da colleghi sui social Facebook e Instagram. Tanti i dubbi e le incertezze fino al corso. Superato il corso con un esame scritto e pratico analizzando una squadra, ho la prima possibilità come articolista presso la redazione ilGialloRosso.info attualmente collaboro come match analyst sulla squadra della mia città il Catanzaro. Conosco successivamente il mister della primavera 3 del Catanzaro, Giulio Spader dove iniziamo questa collaborazione analizzando le squadre avversarie del girone che mostravamo ai ragazzi con una seduta tecnica a settimana.
MD: A livello tattico, tra le varie squadre che ha analizzato, qual ‘è stato l’aspetto tattico adottato da una squadra rivale che l’ha colpita di più o che le ha fatto pensare “ah che bella squadra” ?
NB: Il compito della categoria Primavera 3, ma anche di tutti i settori giovanile non è quello di esprimere un bel gioco, ma mettere in condizioni ottimali il singolo ragazzo preparandolo essendo vicini alla prima squadra. Una squadra che ad oggi mi ha fatto citare “ah che bella squadra” direi il Catanzaro primavera 3 campione del girone primavera 3.
MD: Ritiene che la figura del match analyst, in Italia, goda dell’importanza e dell’attenzione che merita?
NB: Purtroppo ancora siamo molto indietro con il pensiero di analista presente in uno staff tecnico. Tanti i colleghi usciti da Coverciano ma poche le società disposte al formulare un contratto di inserimento di questa figura o più componenti all’interno di una società. Spero con il tempo possa iniziare a diventare una figura indispensabile vista la continua crescita della tecnologia negli ultimi anni.
MD: Capita spesso di incontrare tecnici o addetti ai lavori che affermano: “match analysis? con carta e penna i giocatori capiscono lo stesso, l’analisi non aiuta in campo, ecc…”. Lei, cosa gli risponderebbe?
NB: La match analysis non è solo carta e penna. Spesso veniamo confusi anche come addetti alla fisioterapia o come cameraman ma non lo siamo. Il nostro compito è essere di supporto al mister individuando aspetti positivi e negativi della propria o avversaria squadra. Spesso anche un dettaglio da noi evidenziato può risolvere le sorti di una partita di calcio.
MD: Per concludere : spesso un match analyst agli inizi, si trova di fronte a diverse difficoltà, come il problema di non avere gli strumenti adatti ad analizzare partite, statistiche e dati, e via dicendo. Lei cosa consiglierebbe ai suoi colleghi che si stanno affacciando al mondo della match analysis?
NB: Vero confermo! Non tutte le società professionistiche o dilettantistiche ti metto a disposizione strumenti come Pc, videocamera e accessori o semplici piattaforme di dati statistici per operare in modo corretto questa figura. Io ringrazio la mia scuola di analisi per avermi insegnato alcuni trucchi del mestiere lavorando anche con strumenti tecnologici quotidiani. Consiglio di aggiornarsi attraverso il web, praticando tanti corsi come quelli frequentati dal sottoscritto.
MD: Grazie mille per aver risposto alle nostre domande, a presto e in bocca al lupo per tutto!
NB: Grazie Mattia per l’intervista!
CalcioPanchina di Niccolò Brancati – Riproduzione riservata