SCOUTING – Tattica: “Juventus, come giocherà dopo il mercato: le probabili formazioni di Max Allegri”
Ripercorriamo le tappe del mercato invernale 2022 appena concluso dalla società bianco nera, e come potrebbero cambiare i tre reparti .
Il 5 gennaio scorso Allegri disse che non ci sarebbero stati movimenti di mercato in casa Juventus e invece non è stato così. Dentro Gatti, Zakaria e Vlahovic , out Kulusevski, Ramsey e Bentancur.
La rivoluzione in casa Juventus è partita con sei mesi di anticipo tra presente e futuro. La dirigenza bianconera ha deciso di rompere gli indugi portando alla corte di Massimiliano Allegri un grande acquisto come Dusan Vlahovic non fermandosi solo al 22enne serbo. Le cessioni di Rodrigo Bentancur, Dejan Kulusevski e Ramsey hanno liberato il posto per il centrocampista svizzero Denis Zakaria, del Borussia Moenchengladbach, che prenderà numericamente e non solo il posto dell’uruguaiano finito invece insieme al compagno svedese al Tottenham da Antonio Conte. Le contemporanee cessioni tolgono al tecnico toscano due grane non indifferenti dal punto di vista tattico, ma ora servono i fatti. C’è grande curiosità da parte dei tifosi sul modo nel quale Allegri sistemerà la Juve dopo questa faraonica campagna acquisti. Noi di CalcioPanchina di Niccolò Brancati abbiamo provato ad immaginare l’XI titolari da qui alla fine dell’anno, vagliando varie ipotesi.
Juventus, ipotesi 4-2-3-1 in un ritorno al passato
Forse la migliore prova di Max Allegri come allenatore l’abbiamo avuta quando nel campionato 2016-2017 stravolse una pessima Juve togliendo dal cilindro un 4-2-3-1 con Dybala mezza punta e Mandzukic esterno sinistro. Da li in poi fu una cavalcata trionfale fino alla finale di Champions contro il Real Madrid finita 4-1 per i blancos.
Questa sarebbe una soluzione iper-offensiva per sfruttare al massimo le doti balistiche di Vlahovic e dello stesso Dybala, ma è ovvio che rispetto al 4-4-2 gli esterni cambierebbero. Peccato per l’assenza di Chiesa, che col serbo e la Joya avrebbe formato un tridente monstre anche in Europa, Cuadrado sarebbe avanzato a fare l’ala destra con Bernardeschi o Morata a sinistra, mentre Zakaria (che può giocare anche da mediano a due senza esterni vicini, date le sue doti fisiche e la velocità non indifferente) e Locatelli in mediana. Qui verrebbe sacrificato Arthur, che vuole fortemente giocare titolare nell’anno del mondiale ma che, in questa Juve, non riesce a trovare posto.
Entrambe le soluzioni proposte fin qui garantirebbero un gran numero di cross dal fondo, anche se il 4-2-3-1 offre anche parecchie soluzioni centrali dove Vlahovic ha dimostrato di sapersi distinguere con la maglia della Fiorentina.
Juventus, il 4-4-2 nel segno della continuità tattica
Fino a questo momento Allegri è stato abbastanza premuroso nelle sue scelte, spesso anche criticato per il pessimo gioco dei bianconeri soprattutto nelle grandi sfide. Dato per scontato la retrocessione di Alvaro Morata a riserva, il 4-4-2 con Dybala accanto al nuovo bomber Vlahovic potrebbe esaltare la Joya, dandogli di nuovo un partner d’attacco come era stato con Gonzalo Higuain.
Vlahovic è un giocatore di profondità, velocissimo palla al piede e che quando calcia “butta giù la porta” come oggi solo Haaland sa fare. Questa potrebbe essere una nuova coppia in grado di fare davvero la differenza in Serie A, con l’argentino ad agire sempre da registra offensivo, dato che per caratteristiche tende ad abbassarsi spesso molto più di quanto dovrebbe.
A centrocampo l’inserimento di un mediano come Zakaria libererebbe Locatelli da compiti di copertura e gli permetterebbe di tornare quel centrocampista votato all’inserimento che ha fatto la differenza al Sassuolo e in nazionale. Questa dovrebbe essere la coppia di centrali titolare, con gli esterni divisi tra Chiesa–McKennie a destra e Rabiot-Bernardeschi a sinistra.
Juventus, il 4-3-3 è la soluzione meno “allegriana”
Con questi stessi uomini, con Sarri e Pirlo avremmo sicuramente visto un granitico 4-3-3 offensivo. Questa sembra una soluzione leggermente più remota per Allegri, ma ora il centrocampo potrebbe essere adatto a questo modulo. Quello che mancava fino a questo momento, neanche a dirlo, era un giocatore come Zakaria, che potrebbe diventare il moderno Van Bommel della Juve come lo fu per il Milan, con Allegri che grazie a quella soluzione (e spostando Pirlo a fare la mezzala) vinse il campionato 2011.
Lo svizzero infatti sarebbe il perfetto perno basso di un centrocampo a tre, con Locatelli e uno tra McKennie e Rabiot a fare la mezzala destra. Tra tutte quelle proposte, il 4-3-3 è la scelta che garantirebbe il giusto mix tra equilibrio ed estro offensivo. In questo caso peserebbe un po’ l’addio di Kulusevski, che unito all’infortunio di Chiesa rende la Juve una squadra con poche ali prettamente offensive.
Con questo modulo, che prevedrebbe ovviamente Vlahovic punta centrale, sarebbe difficile vedere Cuadrado alto perchè quella posizione sarebbe occupata, almeno sulla carta, dal “tuttocampista” Dybala, che ovviamente mal si sposa a giocare sulla linea laterale come un’ala vera. Dall’altra parte Morata o Bernardeschi sarebbe quasi sicuro del posto.
Juventus, il ritorno del 3-5-2 allegriano
L’ipotesi di un ritorno alla difesa a tre con il muro De Ligt-Bonucci-Rugani davanti a Szczesny. A centrocampo toccherà in cabina di regia allo neo svizzero Zakaria, con Locatelli e Rabiot interni e Cuadrado e Bernardeschi sulle fasce. Con la variabile Alex Sandro che potrebbe insidiare Bernardeschi. In attacco: Vlahovic appare sicuro del posto; al suo fianco, Morata sembra in vantaggio su Dybala – Kean.