ESCLUSIVA CP – Antonio Gentile: “la possibilità di migliorare e trovare nuove soluzioni, arriva attraverso il lavoro”
In esclusiva, ai microfoni di Calciopanchina di Niccolò Brancati, presentiamo Antonio Gentile – allenatore professionista, considerato un riferimento sportivo e umano
Presentata da Niccolò Brancati, ecco l’intervista che ci ha concesso il mister Gentile, a cui vanno i più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità.
NB: Buongiorno a tutti i nostri amici lettori del blog CalcioPanchina di Niccolò Brancati. Oggi abbiamo il piacere di avere per la seconda volta, mister Antonio Gentile. Grazie per essere qui! Buon giorno e bentornato ai nostri microfoni mister. Nella prima intervista abbiamo parlato della sua esperienza nel calcio maschile. La scorsa stagione ti abbiamo visto sulla panchina della Nocerina Femminile. Che esperienza è stata? Come ti sei approcciato al calcio femminile?
AG: Buongiorno, è un piacere anche per me essere nuovamente ai vostri microfoni. Ciao Niccolò: l’esperienza è stata molto affascinante. Cimentarsi in una nuova realtà, dopo 20 anni di calcio maschile, è costruttiva e produttiva dal punto di vista professionale e personale. L’approccio avuto è stato di totale disponibilità, gioia e umiltà.
NB: Da cosa deve essere guidato un allenatore per svolgere bene il suo ruolo? Cosa può motivarlo a fare un ottimo lavoro anche nel momento di difficoltà?
AG: Passione, cuore e totale dedizione sono dei punti cardinali che non devono mai mancare in questo mestiere. Per praticarlo bene devi mantenere alta la concentrazione. I sani principi e la consapevolezza dei propri mezzi devono essere motivi di sprono anche se le cose non procedono nel verso giusto. La possibilità di migliorare e trovare nuove soluzioni arriva attraverso il lavoro.
NB: Cosa ritieni importante fare per conquistare la fiducia delle tue giocatrici? Come si costruisce la fiducia?
AG: Semplicità, onestà e confronto devono essere alla base di un rapporto. Attraverso i mezzi bisogna dimostrare che ciò che si vuole trasferire è funzionale. Il loro livello di apprendimento è superiore anche agli uomini.
NB: Come si gestisce un’atleta che è in disaccordo con alcune decisioni o proposte?
AG: Le prime caratteristiche che deve possedere un allenatore devono essere: la capacità di comprendere l’atleta e la gestione da un punto di vista psicologico. I disaccordi, avvolte nascono dal non disputare gare con continuità. Attraverso la rotazione si ha la possibilità di trovare i giusti incastri e fare in modo che tutte si sentano partecipi alla causa.
NB: Come aiuti un’atleta a gestire un momento di difficoltà che impatta con la prestazione?
AG: Nell’ immaginario collettivo, l’allenatore ha tutte le risposte, le chiavi per aprire le porte, le capacità di risolvere situazioni e momenti difficili. Nella realtà è un po’ diverso. Gestire, significa decidere attraverso un ragionamento, che ti porta ad una soluzione che al momento sembra non quella gradita dall’ interlocutore, ma poi si rileva efficace per la risoluzione del suo problema.
NB: Secondo lei il calcio maschile e femminile si possono definire due modi diversi di giocare oppure no?
AG: Mi piace molto quando mi pongono questa domanda, mi permette di ricordare un maestro, un gentiluomo del calcio come Mr. Attilio Sorbi. Ha espresso una cosa semplice: IL CALCIO E’ CALCIO. Non aggiungerei altro perchè il concetto espresso è la pura verità’.
NB: Obiettivi per il futuro?
AG: Gli obiettivi breve termine sono di rientrare al più presto. Il calcio femminile ha la priorità in quanto già in estate alcuni club dalla Serie B in giù e qualche Primavera di Serie A aveva espresso l’ intenzione di voler iniziare un progetto, per alcune dinamiche non si è concretizzato. Per il calcio maschile credo che per come si è orientato, è un po’ come fare un terno al lotto. Non importa essere professionista come me o dilettante, ci sono altre valutazioni ed onestamente non posseggo i requisiti per poter accedere a tali casting continui che a volte iniziano prima delle partite ufficiali.
NB: Segui ancora le vicende del nostro sito? Cosa pensi di noi dall’ultima volta?
AG: Certamente!. I vostri contenuti aumentano sempre di più aiutando molti allenatori al confronto e a farsi molte domande su tematiche attuali. Poi sicuramente la tua tenacia, Niccolò, fa si che questo spazio che hai creato da un punto di riferimento per gli allenatori che vogliono accrescere le loro conoscenze.
NB: Grazie mille per aver risposto alle nostre domande, a presto e in bocca al lupo per tutto!
AG: Niccolò ringrazio Te e il Tuo blog. Un saluto a Te e ai lettori
CalcioPanchina di Niccolò Brancati – Riproduzione riservata