
ESCLUSIVA CP – Ricardo Afonso: “Il mestiere dell’allenatore è metodo, passione e attenzione ai dettagli”
In esclusiva, ai microfoni di Calciopanchina di Niccolò Brancati, presentiamo Ricardo Afonso – allenatore professionista, considerato un riferimento sportivo e umano
Presentata da Niccolò Brancati, ecco l’intervista che ci ha concesso il mister Afonso, a cui vanno i più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità.
NB: Buongiorno a tutti i nostri amici lettori del sito CalcioPanchina di Niccolò Brancati. Oggi abbiamo il piacere di avere con noi il mister Ricardo Afonso. Grazie per essere qui! Buon giorno mister, iniziamo questa intervista presentando ai nostri lettori, chi è Ricardo Afonso?

RA: Buongiorno, è un piacere anche per me. Ciao Niccolò: Ricardo Afonso è un ragazzo di 26 anni con il diploma del Liceo Sportivo. Il mio percorso da allenatore inizia all’età di quindici anni, sviluppando esperienze in diversi campionati e squadre.
NB: Come nasce Afonso allenatore? Con quali esperienze e quale formazione?
RA: Come anticipato, ho iniziato in età prematura, 15 anni. E’ la società del mio quartiere che mi offre la prima esperienza formativa, applicando il ruolo di giocatore/allenatore. Ricordo i primi momenti dove appuntavo sui quaderni gli allenamenti e resoconti delle partite. Un giorno ho chiesto al responsabile della società di collaborare come tecnico, appendendo gli scarpini al chiodo definitivamente. Dopo un periodo breve, mi viene affidata la mansione di vice allenatore della squadra U9 del SC Coimbrões. Ho sempre pensato e creduto che le esperienze sono fondamentali nella vita di un essere umano per sperimentare il livello di preparazione e conoscenza. Nei primi momenti da calciatore, ho giocato in tutti i ruoli di movimento – tranne il portiere – per conoscere al meglio il gioco del calcio e i suo momenti. Oggi dalla panchina applico la stessa curiosità analizzando diverse squadre e scoprendo le costanti del gioco. Tornando al mio percorso di allenatore, dopo il ruolo di vice allenatore nella categoria pulcini, ho fatto l’assistente nell’U12. In età sedici anni ho avuto l’opportunità di entrare nel giro della prima squadra come vice allenatore – FC Perafita. Nello stesso tempo svolgevo l’università, dove ho conseguito la laurea sportiva e il corso UEFA B. Conclusa la carriera universitaria, divento assistente tecnico dell’SC Ideal – squadra militante in 3a divisione in Portogallo. Il successivo anno, mi trasferisco al GD São Roque – 5a Divisione e poi al SC Marítimo 5a Divisione. L’esperienza maturata in questi due ultimi club mi ha cambiato la vita, poiché era la prima volta che lasciavo la mia città natale per inseguire il mio sogno. Ritorno nel settore giovanile, grazie alla chiamata dell’FC Porto Dragon Force, dove mi affida la guida tecnica dell’U15. Alla fine di questa ennesima esperienza formativa, ho deciso di riallineare alcuni obiettivi di vita e di carriera tornando al club della mia città natale – SC Canidelo dove ho lavorato nelle squadre U19 e Prima Squadra. Concludo la stagione sportiva 2023/24. Nell’estate 2024, ricevo la chiamata del JK Narva Transm – squadra della 1a lega estone, dove accetto l’incarico di vice allenatore, esperienza incredibile a grandi livelli.
NB: Qual è la tua idea di calcio?
RA: La mia idea di calcio è molto legata a quello che ho vissuto da calciatore. Provo ad immaginare una partita per la mia squadra e cerco di renderla riproducibile sul campo. Sono uno che ama padroneggiare e controllare il gioco. Le mie squadre devono avere un possesso palla intenso nella metà campo offensiva. In fase di non possesso bisogna rimanere solidi e organizzati. Seguo e ammiro tanto il calcio italiano per le sue squadre organizzate, equilibrate e compatte. Osservare undici giocatori disponibili ad attaccare e difendere mi emoziona tanto. Concludo aggiungendo che mi rivedo molto in Antonio Conte e Sérgio Conceição. Il loro carattere, la loro energia e passione che mettono in campo è uguale alla mia!
NB: Puoi identificare alcuni principi metodologici operativi all’interno dei tuoi allenamenti?
RA: Obiettivo e chiarezza sono i punti fondamentali delle mie sessioni di allenamento. La comunicazione è un elemento fondamentale prima dell’inizio della seduta. Penso che ogni allenamento debba essere mirato al nostro modello di gioco e alla componente strategica. Con l’avvicinarsi della partita, gli esercizi stabiliti devono parlare da soli, mostrando la comprensione per poi applicarla in gara. Ai termini di valutazione, dobbiamo essere bravi all’adattarci all’avversario che presenta un vincolo utile al miglioramento dei singoli giocatori. Infine non bisogna tralasciare la parte motivazionale e lo stimolo costante da promuovere in ogni sessione di allenamento.
NB: Qual è l’aspetto del tuo lavoro che ti affascina maggiormente?
RA: La componente strategica senza dubbio! Osservare e leggere l’avversario nel dettaglio estraendo più informazioni possibili e poi costruire la strategia attorno mi affascina! Non escludo anche la creazione di esercizi per dare un ulteriore supporto di miglioramento ai ragazzi.
NB: Si possono avere tutte le idee tecniche e tattiche migliori del mondo, ma senza una comunicazione adeguata ed un rapporto empatico con i propri calciatori il messaggio si perde?

RA: Totalmente d’accordo! Penso che questo sport sia questione di relazioni. Se non c’è connessione tra gli elementi, i risultati non possono arrivare. Credo che il rapporto allenatore – calciatore sia importante per instaurare un qualcosa di forte. Educazione, rispetto, onestà e schiettezza sono elementi fondamentali per la mia visione del gioco del calcio. La comunicazione è estremamente fondamentale per riuscire a volte a gestire le aspettative, regalare emozioni e allineare gli obiettivi.
NB: Qual è l’obiettivo per la quale lavori ogni giorno? Dove ti vedi fra qualche anno? Hai mai pensato ad un percorso anche in altri Paesi?
RA: Lavoro per raggiungere la migliore versione di me stesso, come persona e coma tecnico. Cerco costantemente nuove sfide incuriosendomi nelle novità. Il mio sogno è raggiungere la Serie A Italiana, lavorerò duramente per ottenerla! Il mio prossimo step è acquisire la licenza UEFA A. Al termine di questo periodo in Estonia, mi piacerebbe allenare altri club in Asia, America o Africa. Penso che questo mestiere sia da privilegiati e quando si presentano delle opportunità bisogna coglierle facendosi trovare pronti.
NB: L’ultima domanda riguarda noi, conosci CalcioPanchina.it? Cosa pensi del sito?
RA: Ho conosciuto il vostro sito attraverso le pagine social. Lo ritengo un mezzo d’informazione interessante ricco di contenuti. Ottime le analisi e le testimonianze rilasciate attraverso le interviste. Il modo esaustivo in cui si presentano gli articoli consentono al lettore un’ampia visione di preparazione e professionalità.
NB: Grazie mille per aver risposto alle nostre domande, a presto e in bocca al lupo per tutto!
RA: Niccolò ringrazio Te e il Tuo sito. Un saluto a Te e ai lettori.
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