
ESCLUSIVA CP – Lorenzo Catalano: “Una passione diventata il mio lavoro”
In esclusiva, ai microfoni di Calciopanchina di Niccolò Brancati, presentiamo Lorenzo Catalano – allenatore professionista, considerato un riferimento sportivo e umano
Presentata da Niccolò Brancati, ecco l’intervista che ci ha concesso il mister Catalano, a cui vanno i più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità.
NB: Buongiorno a tutti i nostri amici lettori del sito CalcioPanchina di Niccolò Brancati. Oggi abbiamo il piacere di avere con noi il mister Lorenzo Catalano. Grazie per essere qui! Buon giorno mister, iniziamo questa intervista presentando ai nostri lettori, chi è Lorenzo Catalano?

LC: Buongiorno, è un piacere anche per me. Ciao Niccolò: il mio percorso nel mondo del calcio include esperienze come giocatore, allenatore e docente. Ho allenato squadre giovanili sia professionistiche che dilettantistiche, collaborato con squadre di Serie A e Serie C, ed ho avuto ruoli tecnici in Serie D ed Eccellenza. Dal 2015 ho intrapreso il ruolo di docente per il Settore Tecnico della FIGC, insegnando tecnica e tattica calcistica nei corsi per gli Allenatori di Licenza D e UEFA C. Dal 2023, insegno anche nei corsi di “Alta Formazione per Manager di Società Professionistiche” presso l’Università LUM. La mia esperienza include ruoli di selezionatore per rappresentative regionali pugliesi e collaborazioni con il CONI. Possiedo diplomi di allenatore UEFA A e B ed ho svolto attività formative presso l’Aston Villa Football Club.
NB: Quali sono i valori e le caratteristiche che, a tuo modo di vedere, deve avere un mister in ambito calcistico?
LC: Dal punto di vista tecnico e tattico le competenze, “organizzative, didattiche, metodologiche ecc…” rappresentano la base che più o meno tutti gli allenatori devono avere, insieme ad attitudini, abilità e padronanza. Sono convinto che senza la lealtà, il rispetto, il coraggio, il sacrificio, il senso del dovere, la passione, l’autocontrollo, tutte le competenze tecniche, metodologiche, didattiche e organizzative siano inutili.
NB: Come sviluppi le attività di studio e aggiornamento, considerando l’evoluzione del gioco del calcio? Sfrutti la tecnologia per la preparazione degli allenamenti e delle partite? I princìpi in cui credi?
LC: Credo che l’aggiornamento e lo studio dell’evoluzione del calcio, avvenga quotidianamente, allenamento dopo allenamento, gara dopo gara. È altrettanto vero che il supporto tecnologico attraverso video analisi delle sedute di allenamento, match analysis della propria squadra e delle squadre avversarie siano altrettanto fondamentali nel nostro lavoro quotidiano. Credo fortemente nel lavoro di gruppo nel cui interno ci siano figure professionali altamente specializzate nel settore; come ad esempio i Match Analyst
NB: Quali ritieni debbano essere gli step ideali dell’allenamento in ambito giovanile, a livello fisico, tecnico o tattico?
LC: Questa è una domanda che avrebbe bisogno di un cospicuo approfondimento, considerando le centinaia di variabili che appartengono alla crescita del giovane calciatore. Cercherò di individuare alcuni dei punti e degli aspetti più determinanti. Il gioco a mio avviso permette di riempire di contenuti fondamentali il bagaglio tecnico, tattico individuale, motorio, condizionale e comportamentale del giovane, modulando i carichi in base all’età biologica dei bambini, delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze. La tecnica “intesa come l’arte del saper fare” risolve la situazione. Tutto ciò si ottiene solo e soltanto attraverso il GIOCO e le sue regole.
NB: La comunicazione all’interno della squadra è un aspetto che ritieni fondamentale? Perché?
LC: Assolutamente sì! Quella verbale rappresenta un elemento fondamentale che abbinata alla capacità di sintesi del concetto, risulta essere altamente formativa e prestativa. Tutto ciò può essere incisivo solo e soltanto se si è padroni del proprio lavoro. Poi c’è quella non verbale che a mio avviso in alcuni momenti risulta essere più efficace della prima. Uno sguardo o il silenzio possono essere altrettanto determinanti. Dipende dal momento e dalle circostanze. Il mister deve sapere quando è il momento di parlare o di tacere e non è da tutti…
NB: Il rapporto con i genitori è un fattore importante. Quali sono le principali criticità? In che modo le affronti? Qual è il messaggio che ti senti di condividere con loro per una crescita sana, personale e sportiva?

LC: I genitori in alcune realtà risultano essere fondamentali per la sopravvivenza stessa della società. Il messaggio nei riguardi di queste figure molto importanti nella crescita dei ragazzi/e è…
“Lasciateli sbagliare e considerate i loro errori non come dei fallimenti, ma come un’importante risorsa per l’apprendimento e la crescita.”
NB: Obiettivi per il tuo futuro?
LC: Crescere ulteriormente come uomo e come allenatore. Continuare a stare sui campi ad ascoltare il rumore dei palloni calciati ed a sentire il profumo dello spogliatoio.
NB: L’ultima domanda riguarda noi, conosci CalcioPanchina.it? Cosa pensi del sito?
LC: Conosco CalcioPanchina.it, una piattaforma di assoluto valore, ma conosco te Niccolò, la tua passione e la tua professionalità, il che basta e avanza a considerarti un punto di riferimento importante per noi allenatori.
NB: Grazie mille per aver risposto alle nostre domande, a presto e in bocca al lupo per tutto!
LC: Niccolò ringrazio Te e il Tuo sito. Un saluto a Te e ai lettori.
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